I permessi in Svizzera e le precedenti condanne penali in Italia: 5 cose da sapere

Sono sempre più frequenti le richieste di assistenza legale da parte di cittadini italiani che hanno ricevuto un provvedimento di diniego alla richiesta di concessione di un permesso di lavoro in Svizzera, segnatamente una decisione di revoca del permesso concesso in precedenza, in presenza di precedenti condanne penali in Italia.

È corretto tale modo di procedere? Su quali basi normative si fonda? Ogni e qualsiasi tipo di condanna precluse la possibilità di vivere o lavorare in Svizzera? Quali sono i limiti imposti all’Ufficio della migrazione? Cosa si può fare di fronte ad una decisione ingiusta?

Il presente contributo intende offrire alcune risposte chiare a fronte della confusione che spesso regna in una prassi spesso non conforme alla normativa svizzera ed europea: si deve quindi tenere ben presente che in questo ambito, più che in altri, ogni singolo caso personale richiede un’analisi specifica, anche perché le novità sono all’ordine del giorno.

1. Cosa si deve dichiarare al momento della domanda di permesso?

Chi intende trasferire la propria residenza in Svizzera con o senza attività lucrativa (permesso di dimora B), oppure chi intende richiedere un permesso di domicilio (permesso di domicilio C), ancora chi intende lavorare per un periodo limitato in Svizzera (permesso temporaneo L), infine chi intende continuare a vivere in Italia prestando il proprio lavoro in Svizzera (permesso per frontalieri G), deve compilare un apposito modulo.

In quest’ultimo, in particolare, vi è un campo in cui il richiedente deve specificare se ha dei procedimenti penali in corso e/o se ha subito nel proprio Paese una decisione penale di condanna definitiva.

Qui occorre fare una prima importante precisazione: occorre dichiarare tutti i procedimenti penali in corso e tutte le condanne subite, anche quelle non menzionate nel certificato del casellario giudiziale penale. Infatti, purtroppo accade spesso che il richiedente “si fidi” della dizione “NULLA” presente nel certificato del casellario giudiziale penale a sue mani.

Ma molto spesso non si sa che esistono in Italia due tipi di certificati di casellario giudiziale penale:

  • quello rilasciato ai privati, che riporta le condanne penali definitive con l’esclusione di quelle per le quali il giudice ha ordinato la “non menzione” (per l’appunto nel casellario giudiziale) o per le quali vi è stata una decisione di riabilitazione;
  • quello rilasciato agli Enti pubblici e – ciò che rileva nel nostro caso – agli Stati esteri, che riporta tutte le condanne definitive, senza alcuna eccezione.

Ebbene, la Svizzera, nello specifico l’Ufficio cantonale preposto all’esame della domanda (nel Cantone Ticino l’Ufficio della migrazione, con sede a Bellinzona), può in ogni momento chiedere alla competente autorità italiana il rilascio del certificato del casellario giudiziale da cui risultino tutti i reati del richiedente il permesso. Va da sé che, in questo caso, l’Ufficio cantonale verrà a conoscenza di tutte le condanne penali subite dal richiedente.

Per tali motivi, è bene che si compili in verità il formulario svizzero: l’eventuale mancata indicazione di aver subito condanne penali in Italia, qualora non corrisponda al vero e ciò venga accertato dall’ufficio cantonale, comporta l’automatica decisione di diniego della domanda di permesso, anche a prescindere dal merito delle condanne (si vedano i successivi punti 3 e 4), in quanto è stato violato il dovere generale in capo al richiedente di dichiarare il vero.

 

Al momento della domanda bisogna presentare il certificato del casellario giudiziale penale e il certificato carichi pendenti?

In linea di principio la risposta è negativa, in quanto l’accordo sulla libera circolazione del 1999 (ALC) concluso tra Svizzera e Unione Europea prevede il divieto di applicare qualsiasi provvedimento che, in diritto o anche solo di fatto, possa rappresentare una discriminazione fondata sulla nazionalità (art. 2 e art. 2 allegato I ALC).

Un principio generale, quello di non discriminazione, che può subire solo limitazioni giustificate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e pubblica sanità (art. 5 allegato I ALC). Al riguardo, il subordinare il rilascio del permesso di soggiorno o di lavoro (nel caso del Cantone Ticino, peraltro, solo di alcuni permessi e non altri) alla consegna del certificato del casellario giudiziale, si ritiene violi l’accordo sulla libera circolazione.

Come è noto, dall’aprile 2015 il Consiglio di Stato del Cantone Ticino ha introdotto l’obbligo generalizzato di produrre sia il certificato del casellario giudiziale che dei carichi pendenti, in sede di domanda di permesso per frontalieri G e per dimoranti B. Nel novembre 2015 il Consiglio di Stato ha sospeso l’obbligo generalizzato di produrre il certificato carichi pendenti, rimanendo però invariata la precedente misura riguardante il certificato del casellario giudiziale. A partire dal mese di giugno 2017, infine, il Consiglio di Stato ha comunicato l’intenzione di far cadere anche tale ultimo incombente per favorire relazioni diplomatiche più distese tra Svizzera e Italia, essendo in via di conclusione l’iter di stipula di nuovi accordi fiscali tra i due Paesi.

Allo stato, pertanto, la richiesta di rilascio del permesso di lavoro o di dimora in Svizzera rimane subordinato alla consegna del certificato del casellario giudiziale, in attesa della decisione effettiva di rinuncia allo stesso.

 

Cosa accade se risulta che il richiedente ha subito in passato una o più condanne penali?

In presenza di condanne penali di tipo definitivo subite in Italia dal richiedente, l’Ufficio della migrazione valuta se rilasciare o meno il permesso avendo un margine di discrezionalità riguardo a quei “motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e pubblica sanità” richiamati dall’art. 5 dell’allegato I ALC.

In linea generale, si può dire che la giurisprudenza del Tribunale federale abbia tracciato una linea di demarcazione sulla base della entità della pena: la soglia di riferimento è un anno di carcere, effettivo o sospeso. Dunque, se il richiedente ha subito una o più condanne penali che prevedono in complesso più di un anno di carcere, si vedrà respingere la domanda di permesso di lavoro o dimora.

Come si diceva all’inizio, in realtà la normativa e la giurisprudenza delineano un quadro più complesso, entrando in gioco anche altri fattori: ad esempio, la gravità ed il tipo di reato, laddove viene dato un peso maggiore a reati in materia di violenza contro le persone, di stupefacenti, di tratta degli esseri umani (i c.d. “passatori”), ecc.

 

Quali strumenti giuridici sono previsti per contestare una decisione ingiusta?

Nel caso in cui si ritenga che sia ingiusta la decisione di diniego al rilascio del permesso di lavoro o di dimora – o nell’ipotesi, simile, di revoca del permesso precedentemente rilasciato – a causa dell’accertamento di precedenti condanne penali, è dato lo strumento del ricorso al Consiglio di Stato.

Si tratta di un mezzo di impugnazione di natura amministrativa, laddove si chiede al massimo organo amministrativo del Cantone di riesaminare la decisione assunta dall’Ufficio della migrazione. I motivi di ricorso possono essere i più vari e dipendono dal caso specifico: ed esempio la condanna può essere risalente nel tempo e quindi non è dato il criterio dell’attualità del pericolo di recidiva in Svizzera; oppure la condanna è stata emessa a seguito di patteggiamento, che non costituisce una decisione di condanna con accertamento pieno dei fatti; ancora, alla condanna è seguita una condotta positiva che esclude anche in questo caso il pericolo di recidiva; ecc.

Il rimedio va proposto entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della decisione ed ha effetto sospensivo: ciò significa che la mera proposizione del ricorso permette al lavoratore di continuare a lavorare, se precedentemente autorizzato (la presentazione della domanda in genere autorizza già il lavoro dipendente in Svizzera), sino a quando non interverrà la decisione del Consiglio di Stato: allo stato attuale le decisioni giungono dopo oltre un anno dall’inoltro del ricorso.

Se anche la decisione del Consiglio di Stato è negativa, non rimane che adire la giustizia amministrativa, ossia presentare ricorso davanti al Tribunale cantonale amministrativo. In ultima istanza, il Tribunale federale.

 

Quanto costa presentare ricorso?

Questa è una domanda che è lecito porre e alla quale è giusto rispondere. Il ricorso al Consiglio di Stato ha un costo per tassa di giudizio pari a CHF 600.00. L’eventuale successivo ricorso al Tribunale cantonale amministrativo ha un costo per tassa di giudizio che va da CHF 100.00 a CHF 5’000.00 (a seconda del grado di complessità della vertenza).

Per quanto riguarda le spese di avvocato, anche per gli stranieri è prevista la possibilità di richiedere la concessione dell’assistenza giudiziaria (la procedura diventa gratuita) ed il gratuito patrocinio (il Cantone sopporta le spese di patrocinio dell’avvocato), alle seguenti condizioni (art. 2 e 3 LAG):

  • situazione economica (da documentare) tale da non consentire al ricorrente di sopportare gli oneri della procedura e le spese di patrocinio legale;
  • possibilità di esito favorevole della vertenza.

Solo un esame approfondito di ogni singola situazione permetterà di conoscere possibilità, tempi e costi di una procedura di ricorso.

*****

Avv. Marco Ciamei
diritti riservati)

Riferimenti normativi e link di interesse:
Accordo sulla libera circolazione tra Svizzera e Italia, 1999
Ministero della giustizia italiana, casellario
articolo testata online Ticinoline
Sito informativo del Cantone Ticino sui permessi

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Lo Studio Legale Ciamei si occupa di tali questioni ed è disponibile ad essere contattato.

145 commenti
Commenti più recenti »
  1. Maia Lazarishvili
    Maia Lazarishvili dice:

    Salve, mio marito e italiano, lavorava in ticino, non abbiamo ritirato al tempo la raccomandata dal ufficcio immigrazione, che negava permesso g, quando abbiamo ritirato, era gia tardi di fare ricorso,perche era passato piu di 1 mese della notifica, e ha smesso lavorare in ticino, é possibille ancora chiedere permesso g? Se ricomincia lavorare? O sara negata subito, senza possibilita fare un ricirso, mi rispondete per favore, Reato di mio marito era 27 anni fa. Grazie, Maia

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      il termine di 30 giorni per proporre ricorso decorre a partire dal settimo giorno dall’inoltro dell’avviso di deposito della raccomandata. Se suo marito presenterà in futuro una nuova domanda di permesso G, verosimilmente verrà respinta per le motivazioni legate ai precedenti penali in Italia, ma potrà valutare un ricorso al Consiglio di Stato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Chiara
        Chiara dice:

        Buongiorno volevo chiedere un informazione il mio compagno straniero ha avuto una condanna sotto i tre anni già scontata e l espulsione qualcuno dice che per le condanne sotto i tre anni l espulsione nn è più valida e così? Vorremmo rientrare per lavoro

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Buongiorno,

          sulla base delle informazioni che mi ha dato non sono in grado di darle una risposta. Consiglio di sottoporre il caso a un esperto, che potrà valutare se e in che misura sarà possibile far rientro in Svizzera.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
      • Francesco
        Francesco dice:

        Salve devo fare il frontaliere,partendo da Milano comprendo la tratta Lugano e un altro posto vicino che non ricordo,volevo sapere essendo che da ragazzo età 19 anni,o avuto un problema,con la giustizia italiana e o risolto facendo patteggiamento,comunque mai fatto la prigione,chiedevo se questo può crearmi problemi per fare il frontaliere ed entrare in svizzera grazie.

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Egregio signore,

          solo un esame specifico della sua situazione (tipo di reato contestato, misura della pena, data della sentenza di condanna, ecc.) può permettere di rispondere alla sua domanda.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  2. Carlo
    Carlo dice:

    Buongiorno,
    Nel momento in cui viene presentato ricorso al consiglio di stato, al tribunale amministrativo e/o federale, il permesso x lavorare viene comunque rilasciato fino alla decisione finale o bisogna attendere ?
    Se un cittadino richiede il permesso significa che ha trovato un posto di lavoro , quindi?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno a lei,

      qualora venga presentato ricorso avverso il diniego di concessione (o di rinnovo) del permesso di lavoro, il provvedimento viene sospeso, per cui il lavoratore può continuare a lavorare in Svizzera: ciò però avviene a determinate condizioni, in particolare se l’unico motivo di diniego sia quello della condanna penale all’estero.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Emel
        Emel dice:

        Buongiorno avvocato! Io e mio marito dobbiamo chiedere il ricongiungimento in Svizzera lui ha il permesso b, ed abbiamo una bambina in comune! Ieri sono andata a chiedere il casellario giudiziario, e purtroppo è uscito una cosa successa nel 2013 in qui ero stata condannata di un anno e un ammenda. Si tratta di gestione di rifiuti non autorizzata, quindi la domanda è c’è la possibilità che respingono la mia domanda? Grazie mille per la sua disponibilità! In attesa di risposta,le mando i miei cordiali saluti.

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Gentile Signora,

          le domande di ricongiungimento seguono regole meno severe rispetto alle domande di permesso di lavoro in Svizzera. Nel suo caso, probabilmente non ci sono gli estremi per un rifiuto, ma qualora dovesse ricevere una decisione negativa, le suggerisco di sottoporre il caso ad un esperto in modo da valutare pro e contro di un ricorso.

          Un cordiale saluto e i miei auguri.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
          • Matteo
            Matteo dice:

            Buonasera Avvocato .io nel 2009 ho avuto 2 condanne ..totale 2 anni 11mesi scontato tutto .adesso sto provando a lavora in Svizzera, l unico problema esistente e che non ho pagato la multa di 1.600 euro .dal 2011 nn ho più avuto nessun problema. Ma facendo il casellario risultano i precedenti nonostante siano passati 12 anni ho la volontà di pagare anche rateizzando. C’è chi dice che il tempo decorre dal pagamento della multa .e veritiera questa cosa?come dovrei comportarmi la ringrazio

          • Avv Marco Ciamei
            Avv Marco Ciamei dice:

            Egregio signore,

            per quanto riguarda la Svizzera, è necessario comprendere il capo di imputazione. E’ però anche vero che i fatti risalgono a oltre 13/14 anni fa, quindi non dovrebbero esserci problemi per il rilascio del permesso. E se riceve un provvedimento di diniego, potrebbero esserci sufficienti motivi per impugnarlo.

            Per questione del casellario, deve rivolgersi ad un avvocato penalista italiano.

            Un cordiale saluto.
            Avv. Marco Ciamei

  3. Francesco Paolo Maniscalco
    Francesco Paolo Maniscalco dice:

    Salve sono un ragazzo di 33 anni . Quando ne avevo 18 ho avuto un piccolo problema con la legge in Italia. Quindi parliamo di 15 anni fà . Ad oggi il mio casellario giudiziario risulta nulla qui in Italia. Ho trovato lavoro in svizzera finalmente . Qui a Palermo è da giugno 2017 che sono disoccupato . Comunque l’ufficio competente mi ha risposto che aspettano l’esito della fedina penale e quindi accettare il permesso o no . Ho anche già fatto tutti i versamenti anche per l assistenza giuridica . La mia domanda è : anche se sono passati 15 anni posso essere respinto per lavorare in svizzera? ? Sto malissimo a pensare che il mio futuro dipenda dal mio sbaglio di gioventù . Spero in una vostra risposta .

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signor Maniscalco,

      la risposta dipende dal tipo di reato e dal tipo di condanna. Di principio, il Cantone Ticino applica con rigore le indicazioni normative e giurisprudenziali, secondo le quali con condanne che superino l’anno di detenzione (anche se sospese) e quando si tratta di reati gravi (ad es. contro la persona, lo Stato, in materia di stupefacenti, ecc.), il permesso viene negato.

      Tuttavia, ogni singolo caso è specifico: ad esempio, nella sua situazione, la lontananza nel tempo potrebbe giocare a suo favore. Tenga presente chele è data facoltà di ricorso contro l’eventuale decisione di diniego e il ricorso ha efficacia sospensiva automatica, quindi lei potrà lavorare sino a quando non interviene la decisione finale.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
    • Luigi Gueli
      Luigi Gueli dice:

      Ciao Francesco, anch’io come te ho avuto un piccolo problema con la legge quando avevo 18 anni, adesso ne ho 32.. stavo pensando di trasferirmi anch’io in Svizzera x lavorare però leggendo questo articolo mi sono venuti mille dubbi.
      A te hanno rilasciato il visto o sei stato respinto??
      Grazie in anticipo

      Rispondi
  4. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Buonasera,
    Avrei una domanda in merito alla questione.
    5 anni fa mi sono trovato in mezzo a una situazione non bella in italia. Sono stato indagato insieme ad altre 30 persone il processo continua ad andare avanti nell’ultima udienza sono stati chiesti dal giudice 2 anni io non ho precedenti penali e l’avvocato mi ha assicurati che nella prossima dato che non ci sono prove riuscirà a tirarmi fuori in modo pulito. Lavoro qui in svizzera da 3 anni ormai in modo continuativo e vivo anche qui.
    Ho un permesso b casellare giudiziale e carico pendenti pulito.
    Corro rischi particolari? Posso continuare a vivere in modo sereno?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Lorenzo,

      solo al momento del rinnovo lei dovrà indicare se ha procedimenti in corso o se è stato condannato. Sino a quel momento non dovrebbe correre alcun rischio.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Paolo
        Paolo dice:

        Buonasera Avvocato,
        Sono un ragazzo di 32 anni e a febbraio del 2007 ho preso una multa in Svizzera che non ho mai pagato, successivamente la multa si è trasformata in una pena pecuniaria detentiva di 3 giorni,
        Volevo se dopo 11 anni questo potrebbe essere un problema per il rilascio del permesso B.
        Grazie

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Egregio Paolo,

          in linea di principio non sembra un motivo per un diniego. Piuttosto lei potrebbe essere passibile di arresto nel momento in cui rientra in Svizzera, in considerazione della condanna a pena detentiva non scontata.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  5. susy
    susy dice:

    buonasera, avrei una domanda in merito alla questione. sono in attesa di permesso g solo che nel mio casellario giudiziale viene riportato un reato (resistenza a pubblico ufficiale) commesso nel 2013, ma la sentenza e arrivata nel 2017 ed è di un anno di reclusione, con pena sospesa.
    Secondo lei la mia richiesta verrà respinta? ho delle probabilità di ottenere il pernesso

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      non mi è possibile fornirle una risposta sulle valutazioni che effettueranno i funzionari preposti, né darle parere sul suo caso senza aver verificato il caso concreto. Qualora, però, dovesse ricevere un diniego di permesso, potrà proporre entro 30 giorni ricorso al Consiglio di Stato che le permetterà di lavorare sino all’intervento della decisione, ad oggi non meno di 2 anni.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  6. Gio Bernasconi
    Gio Bernasconi dice:

    Buongiorno Avvocato, nel 2010 ahimè fui multato e condannato per guida in stato di ebrezza (no danni a persone o cose), pagato pecunia invece della detenzione nel 2011. Da come leggo è da dichiarare nella richiesta di permesso G. Secondo la sua esperienza potrebbe essere di ostacolo al rilascio del permesso?
    Grazie mille per una sua risposta.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      a mio avviso non si tratta di una condanna sufficiente a giustificare un diniego di permesso. Lei è tenuto a dichiararla nel formulario di richiesta del permesso, qualora dovesse ricevere una decisione negativa le suggerisco di fare ricorso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • ilaia becca
        ilaia becca dice:

        Salve, io ho avuto problemi con la giustizia quando ero minorenne (furto e resistenza a pubblico ufficiale) *due diversi reati.
        E in un viaggio a Londra, 4 anni fa mi avevano sequestrato dell’erba. Ma non mi hanno mai chiamato e non mi è mai arrivata una segnalazione. È possibile che mi venga rifiutato il permesso b.?

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Gentile Signora,

          solo un esame accurato della sua situazione può permettere una risposta più precisa, poiché è necessario esaminare le sentenze di condanna, oltre che una serie di fattori relativi all’epoca successiva.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  7. Mari
    Mari dice:

    Salve,
    ho una domanda da porle: sono attualmente sottoposta a procedimento penale in Italia, procedimento nell’ambito del quale non è ancora stata esercitata l’azione penale.
    Pertanto, ad oggi, sia il mio casellario giudiziale (sia quello a richiesta dei privati che degli Enti pubblici/Stati stranieri) che il certificato dei carichi pendenti dovrebbero risultare “puliti” e non dovrei incorrere in nessun intoppo nel rilascio del permesso di lavoro per frontalieri, è corretto?
    Tuttavia, leggendo il suo articolo, non mi è chiara una cosa ovvero se, a seguito degli interventi apportati nel novembre 2015 (che parrebbe aver sospeso l’obbligo generalizzato di produrre i carichi pendenti) e giugno 2017, sia ancora necessario o meno produrre sia i carichi pendenti che il casellario giudiziale.
    Sperando in un suo riscontro, la saluto cordialmente.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno signora Mari,

      ad oggi mi risulta non venga richiesto il certificato carichi pendenti. Nella domanda di permesso lei è tenuta ad indicare il procedimento penale in corso e l’autorità ne valuterà il peso (tipo di reato contestato, stato dell’indagine, pena prevista, ecc.) ai fini del rilascio.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  8. walter
    walter dice:

    sono stato indagato e sono in attesa del processo,nel frattempo ho accumulato debiti con banche dato che al lavoro mi hanno sospeso senza stipendio , ho dei parenti in svizzera che mi dicono di salire per lavorare ,ma si puo’ fare oppure vado incontro a rifiuto ?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signor Walter,

      di principio non vi sono ostacoli a fare domanda di permesso in Svizzera se trova un lavoro e un alloggio adeguato. Tuttavia, solo un’esame approfondito della sua situazione (che tipo di reato è contestato, quale è la sua situazione economica, dove vuole trasferirsi in Svizzera, ecc.) può permettere di darle una risposta precisa.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  9. Leonardo Antonini
    Leonardo Antonini dice:

    Buongiorno Avvocato
    Sono un ex socio di una Srl che è in stato di fallimento. Non ho ancora ricevuto l’avviso di garanzia ma a breve questo arriverà. Al momento quindi sia il casellario giudiziale che i carichi pendendi sono puliti.
    Secondo il mio avvocato potrei subito una condanna intorno ai 2 anni, che verrebbe quindi sospesa, probabilmente per Bancarotta NON fraudolenta.
    Lavoro in svizzera come frontaliere da 2 anni. Probabilmente al prossimo rinnovo di permesso il mio casellario giudiziale sarà ancora pulito. Rischio seriamente di perdere il lavoro? Ha senso iniziare a muoversi fin da ora per salvare il salvabile?
    La ringrazio
    Buona giornata

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore Antonini,

      di principio una condanna oltre l’anno di durata mette a rischio la permanenza in Svizzera, ma ogni caso può subire giudizi diversi a seconda delle peculiarità specifiche. Non serve preoccuparsi prima, se e quando giungerà un eventuale provvedimento di revoca del permesso, si rivolga ad un legale per esaminare le possibilità di un ricorso: si ricordi che quest’ultimo sospende comunque il provvedimento impugnato e lei potrà continuare a vivere e lavorare in Svizzera sino alla decisione del Consiglio di Stato (che, attualmente, impiega almeno un anno e mezzo per decidere).

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  10. Omar
    Omar dice:

    Buongiorno, avvocato ho una domanda da farle
    Ho fatto domanda a ottobre 2018 per permesso G ho già un lavoro in Svizzera l’unico problema che ho un carico pendente per motivi stupidi quindi niente di grave che nn risulta sul casellario ho fatto l’errore di non dichiararlo nella domanda dice che corro il rischio di respingimento per questo ?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signor Omar,

      se l’Ufficio della migrazione viene a conoscenza del carico pendente potrebbe subire la revoca del permesso, anche solo per non aver dato tale informazione. Tuttavia, ogni caso è a sé e quindi non mi è possibile fornirle una risposta precisa alla sua domanda. Un ravvedimento spontaneo da parte sua potrebbe essere una soluzione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  11. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno Avvocato, con L ottenuta riabilitazione devo dichiarare precedenti risalenti a 20 anni fa? Trattasi inoltre di reato estinto. Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signor Simone,

      è tenuto a dichiarare le condanne subite, anche se risalenti o estinte o non menzionate nel casellario. Discorso diverso è se tali condanne possano giustificare un provvedimento di diniego, con ogni probabilità no nel suo caso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  12. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buongiorno, nel dicembre 2018 ho patteggiato 6 mesi con pena sospesa in italia per accesso abusivo a sistema informatico. Ho un colloquio come agente di sicurezza settimana prossima… Ci potrebbero essere problemi per l’assunzione e/o rilascio del permesso G? Grazie…

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno signor Giovanni,

      il tipo di reato e la grandezza della pena non dovrebbero incidere sulla decisione di rilascio del permesso. Qualora ciò dovesse accadere, ritengo vi siano tutti gli estremi per un ricorso al Consiglio di Stato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  13. Cinzia
    Cinzia dice:

    Buonasera avvocato! Posso fare ricongiungimento famigliare a mio marito con precedenti penali in Italia risalenti a 17 anni fa. Abbiamo 2 figli minori! Io sono italiana e mio marito è della Romania residente in Italia da oltre 20anni? Grazie se mi risponde

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      premesso che ogni valutazione spetta all’ufficio cantonale competente, il quale gode di una certa discrezione, per fornire una risposta più precisa è necessario verificare che tipo di condanne ha subito e per quali reati.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Anyonio
        Anyonio dice:

        Avvocato buonasera mi scusi siccome nel 2005 ho subito condanna penale ora sono in Svizzera ed ho riempito i formulari ho richiesto la fedina penale mia dall’Italia per fare la residenza qui posso sapere se ho speranze di residenza?grazie

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Egregio signore,

          al fine di poterle dare un parere, è necessario esaminare la decisione di condanna, quindi di comprendere il tipo di reato e l’entità della pena. Sarà inoltre necessario verificare anche altri aspetti relativi alla pratica amministrativa del permesso.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  14. Marco Loreto
    Marco Loreto dice:

    Buonasera Avvocato, le posso chiedere una cosa: ho vissuto per 36 anni in Svizzera, ma sono cittadino italiano. Due anni fà ho lasciato la Svizzera con 20 mila franchi di debiti al Betreibungsamt di Zurigo. Al momento vivo in Italia e mi è stato offerto un posto di lavoro a Bellinzona come frontaliere. Sono in attesa se il permesso G verrà accettato o respinto. In Italia non ho precedenti penali. Ma non so se sono registrato nel Strafregister Elvetico. Perché dopo aver lasciato la Svizzera nessuno mi ha contattato per i debiti non pagati. Mille grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      in linea di principio la presenza di debiti non giustifica il rifiuto di concedere il permesso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  15. Mario bossi
    Mario bossi dice:

    Gent.mo avvocato vorrei lavorare in svizzera in qualita’ di frontaliere, dal mio casellario giudiziale risulta condanna ad 8 mesi per guida in stato di ebrezza, in relaita’ nel 2008 fui condannato a pena 1 anno e 2 mesi ( con la non menzione quindi non risulta) la condanna era per detenzione di sostanze stupefacenti) chi dovra’ valutare dovrebbe fare richiesta dei carichi pendenti, secondo lei vale la pena provare a non citare ultimo episodio nella speranza che non approfondiscao? del resto se lo comunicassi sarebbe un diniego certo. Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      in sede di domanda di permesso è tenuto a barrare la casella relativa a “ha ricevuto condanne penali all’estero” e indicare tutte le condanne subìte, che siano o meno menzionate nel casellario giudiziale. Qualora l’Ufficio della migrazione dovesse negare il rilascio del permesso per il reato che ha indicato, lei potrà presentare ricorso al Consiglio di Stato che sospende il provvedimento negativo (potrà quindi continuare a lavorare sino alla decisione) e potrebbero esserci i motivi per ottenere una decisione a lei favorevole. Ogni valutazione dovrà comunque essere effettuata dopo aver esaminato attentamente la fattispecie.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Mario
        Mario dice:

        Grazie avvocato ma la mia domanda era un’altra vale la pena non citare l’evento di condanna ( relativa agli stupefacenti) visto che rientra nella categoria di reati per cui il diniego e pressoche’ certo) o per meglio formulare la domanda : presentando il casellario giudiziale spontaneamente dove risulta la condanna 8 mesi per guida in stato di ebrezza è scontato che l’ente preposto vada ad effettuare ulteriore verifiche…..oppure c’è la remota speranza che si fidino solo del dichiarato ( ed evidenziato dal casellario consegnato?) grazie

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Ribadisco che lei è tenuto a dichiarare tutte le condanne subite. Se non lo fa, anche l’eventuale ricorso risulterebbe pregiudicato, poiché la giurisprudenze del Tribunale Federale riconosce valore (negativo) a sé alla dichiarazione mendace in sede di domanda.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  16. Montalbano antonino
    Montalbano antonino dice:

    Salve,avv Ciamei fra un mese devo rinnovare il permesso g,non ho ancora capito bene,devo dare il foglio del casellario giudiziale più il foglio dei carichi pendenti?o soltanto il casellario giudiziale?attendo una sua risposta…distinti saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      per queste informazionni vorrà contattare l’Ufficio della migrazione, che le chiarirà ogni dubbio sulla prassi attuale.

      Cordiali saluti.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  17. Alfredo
    Alfredo dice:

    Buonasera,
    una condanna di 2 anni per contrabbando di tabacchi (quindi non violenta verso persone o cose) potrebbe essere motivo di diniego di richiesta di permesso “B” ? Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore Alfredo,

      una condanna ad una pena detentiva di 2 anni costituisce più che probabile motivo di diniego del permesso. Qualora dovesse ricevere una decisione negativa, si rivolga ad un legale per valutare la possibilità di un ricorso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  18. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno avvocato, vorrei richiedere il permesso G a seguito di una buona offerta di lavoro che ho ricevuto. Purtroppo a causa di una separazione burrascosa sono stato condannato con pena sospesa a 18 mesi per reato di maltrattamenti in famiglia. Questa condanna può essere causa di diniego al rilascio del permesso G. Grazie e buo a giornata

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio Andrea,

      per il tipo di reato e di condanna che mi riferisce, vi sono probabilità che la sua domanda di permesso venga rifiutata. In tal caso, le suggerisco comunque di valutare la possibilità di un ricorso al Consiglio di stato entro 30 giorni.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  19. Francesco
    Francesco dice:

    Gentile Avv. Ciamei,

    ho ricevuto un decreto penale di condanna nel 2005 in Italia per “furto in concorso” a 2 mesi di reclusione. La pena e’ stata convertita in ammenda, la quale e’ stata condonata in quanto intervenuto l’indulto del 2006. Ho inoltre recentemente chiesto la riabilitazione. A Ottobre 2018 il legislatore italiano ha riformato le leggi sul casellario giudiziale con Decreto legislativo, 02/10/2018 n° 122, G.U. 26/10/2018, dove si fa espressamente riferimento alla non obbligatorieta’ di indicare la presenza di condanne penali in caso di dichiarazione sostitutiva se prevista la “non menzione”. Puo’ essere questo un motivo che ritenga legittimo il non dichiarare la condanna sulla richiesta del visto?
    Nel caso in cui invece si dichiari la condanna, verra’ questa riportata nel casellario svizzero? Ovviamente grazie ala non menzione in tutti questi anni non ho mai dichiarato il precendente ai miei datori di lavoro, ma questo risulterebbe un problema in caso di offerta di lavoro in Svizzera, e non vorrei che dichiarandolo venisse poi iscritto dando luogo a un punto di non ritorno dove questo non rimanga seppellito permanentemente.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      lei è tenuto a informare l’Ufficio della migrazione di ogni elemento rilevante sulla sua condizione personale, segnatamente delle condanne penali subite all’estero (nel suo caso in Italia). Tale obbligo prescinde dal contenuto del certificato del casellario giudiziale: il contenuto di quest’ultimo segue regole interne allo Stato italiano, ma se viene richiesto dallo Stato svizzero viene comunicato con tutte le condanne, anche quelle cancellate o riabilitate o da non menzionare.

      Tenga conto, comunque, che tale tipo di condanna a mio avviso difficilmente potrà giustificare un diniego o una revoca di permesso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio Giovanni,

      temo di non aver compreso la domanda. Il certificato del casellario che le viene rilasciato riporta tutte le condanne, ad eccezione di quelle che beneficiano della non menzione (appunto nel casellario). Tenga conto che il certificato che viene inviato in Svizzera a richiesta dell’Ufficio preposto riporta tutte le condanne, senza alcuna limitazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Giovanni
        Giovanni dice:

        Gentile Avv. Ciamei,
        sono stato condannato a 20 giorni con patteggiamento e la pena e’ dichiarata estinta dal giudice. Io voglio dichiarare la condanna. Se , dopo un anno, chiederò l'”estratto per privati” dal casellario svizzero, vedrò questa condanna o no?
        Grazie mille!

        Rispondi
  20. Davide
    Davide dice:

    Salve sono stato condannato a 6 mesi con patteggiamento pena sospesa e non menzione ..per furto ..ci potremmo essere problemi per il rilascio del
    Permesso ?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio Signore,

      in caso di condanne alla reclusione inferiore ad un anno, l’Ufficio preposto non dovrebbe negarle il permesso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      ogni caso è a sé. E’ necessario valutare il tipo di reato, la durata della condanna, quando è stato commesso il fatto, ecc.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  21. diego
    diego dice:

    Buongiorno Avv. Marco Ciamei

    nel 2014 sono stato condannato a 4 anni in primo grado per bancarotta fraudolenta (processo abbreviato).
    Ho presentato appello e nel 2018 mi è stata riconfermata la medesima pena ( con la condizionale sono libero).
    Questo tipo di reato e la tipologia del processo (abbreviato) pregiudicano comunque un permesso lavorativo ?
    Nel caso trovassi un lavoro , facendo ricorso come da lei suggerito , potrei comunque lavorare in quel lasso di tempo ?
    grazie e saluti
    Diego

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      di principio una condanna che preveda una pena di reclusione per 4 anni costituisce valido motivo per rifiutare un permesso di soggiorno o lavoro in Svizzera. E’ verosimile quindi che il competente ufficio stranieri le respingerà la domanda. In quel caso le consiglio di sottoporre la sua specifica situazione ad un legale esperto di diritto della migrazione per valutare se vi siano gli elementi per impugnare la decisione (fattispecie concreta non pericolosa, lontananza nel tempo della condanna, comportamento successivo, ecc.).

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  22. Flavio
    Flavio dice:

    Gentilissimo avvocato, circa 5 anni fa ho ricevuto querela per sostituzione di persona (account fasullo in un forum) e ho superato con esito positivo la Messa alla Prova (se non ricordo male fu 4 ore a settimana per circa 3 mesi svolta nei servizi sociali).
    Ho richiesto il casellario e lo avrò settimana prossima immagino, mi risulta che in tale certificato la legge dica che non deve essere menzionato e quindi mi aspetto che esca Nulla.
    In Italia so che nei concorsi non va indicato come condanna in quanto la messa alla prova, se superata (come nel mio caso) non giunge mai a sentenza ma all’ESTINZIONE del reato (quindi proscioglimento e non luogo a procedere) e che tale menzione venga inserita solo nel casellario visibile dalla pubblica amministrazione al solo scopo di tenere traccia della messa alla prova e da non concederla una seconda volta in caso di provvedimenti futuri.

    Non mi è quindi chiaro se in sede di richiesta dovrò fare menzione di questa cosa o meno, dal momento che non si tratta di una condanna penale e il formulario parla di “condanne”.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      in sede di domanda di permesso in Svizzera lei è tenuto a fare menzione di tutte le condanne subìte, a prescindere dal fatto che siano o meno menzionate nel casellario giudiziale. Tenga conto, peraltro, che se la Svizzera chiede all’Italia il certificato del casellario giudiziale questo verrà trasmesso in forma integrale, quindi anche con le condanne estinte e persino con quelle per cui è prevista la non menzione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • Flavio
        Flavio dice:

        Buonasera avvocato, nel mio caso però, non c’è appunto mai stata condanna.
        La messa alla prova è stata concessa (e superata) dal GIP in fase di indagini, senza mai arrivare a sentenza e/o condanna.
        Potrebbe aver senso magari allegare la visura, oltre al certificato, anche se questa non ha valore certificativo? almeno vedono poi loro se tenerne conto…?

        Rispondi
        • Flavio
          Flavio dice:

          Aggiungo un’altra informazione che mi è venuta in mente nel frattempo: non essendosi trattata di condanna, non saprei proprio cosa scrivere nel modulo (dove ho visto in rete essere presente solo le caselline “ha mai subito condannte” e “ha carichi pendenti”.
          Basta fare la crocetta e poi indagano loro in autonomia?

          Chiedo con insistenza in quanto la documentazione la prepara il mio datore di lavoro, pertanto se c’è qualcosa devo dirlo a lui, ed eviterei di parlare di questo se non strettamente necessario (il fatto che certe cose non siano menzionate nel casellario in fondo è proprio per evitare pregiudizi su fatti spiacevoli, accaduti in là nel tempo, e di scarsa rilevanza rispetto a condanne che invece meritano menzione nel casellario).
          grazie mille per l’aiuto.

          Rispondi
          • Marco
            Marco dice:

            Ciao Flavio,
            sono nella tua stessa identica situazione. Procedimento sospeso per messa alla prova -> Non luogo a procedere / reato estinto.

            Hai avuto qualche altra indicazione sull’aromento?
            Ti ringrazio

  23. Cristian
    Cristian dice:

    Salve signor avv.
    Le volevo chiedere sono un ragazzo
    Di 23 anni ho dei carichi penndeti chiusi e un processo ancora aperto non sono mai stato in carcere ma ho fatto arresti domiciliari. Secondo lei con u. Contratto di lavoro già firmato nel caton ticino il visto mi può essere rifitato o mi può anche essere accettato non avendo problemi il mio contratto e per due anni.. Mi può dare una risposta per piacere grazie in anticipo

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      al fine di poter comprendere la sua situazione, è necessario verificare il numero di condanne ricevute, il tipo di reato imputato ogni volta, il tipo e la durata delle pene, la distanza nel tempo dei reati. In possesso di tali informazioni le potrà essere offerta una consulenza specifica.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  24. Emma
    Emma dice:

    Buongiorno:

    Mio marito 10 anni fa ha avuto dei problemi legati a droga in Italia dove gli è stato contestato il possesso di marijuana, in Itala la pena è stata anullata ma per questo motivo gli e stato ritirato il permesso g; mi chiedo per quanto tempo lui non potra lavorare in ticino. Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      suo marito potrebbe in teoria ripresentare domanda di permesso per frontalieri in qualsiasi momento, salvo verosimilmente ricevere un nuovo provvedimento di diniego. Quest’ultimo comunque può essere impugnato con ricorso al Consiglio di Stato entro 30 giorni se la condanna non è grave ed è lontana nel tempo (come parrebbe il caso di suo marito da come riferisce).

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  25. Luca Di Lenardo
    Luca Di Lenardo dice:

    Buongiorno Avvocato. Le scrivo perché ho inoltrato la domanda per il rilascio del permesso C (rinnovo). Il casellario Giudiziale sia in Italia che in svizzera è così detto NULLO, quindi “pulito”. L’unica paura è che non sono iscritto all’ AIRE, potrebbero negarmi il permesso?
    Grazie e cordiali saluti.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio Signore,

      di per sé la mancata iscrizione all’AIRE non comporta automaticamente un motivo di revoca o mancato rinnovo del permesso. Tuttavia rappresenta un’irregolarità dal punto di vista amministrativo e un problema dal punto di vista fiscale. Unito ad altri elementi, potrebbe invece integrare uno dei presupposti per la revoca o il non rinnovo del permesso.

      Le suggerisco di procedere subito a tale incombente, mentre per una valutazione su eventuali ripercussioni sul rinnovo del permesso le suggerisco di rivolgersi ad un esperto per una valutazione accurata.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  26. Eduard
    Eduard dice:

    Buongiorno Avvocato vorrei lavorare in Svizzera, ho due Nazionalita straniera e la Cittadinanza Italiana 10 anni fa ho fatto 5 messi di prigione in uno stato straniero Europeo per traffico di persone ilegali clandestini e piu un altra in Inghilterra 15 anni fa ho avuto una sentenza di 4 messi per aver usatto un passaporto falso invece in Italia sono pulito. se condo Lei devo dire la verità di queste sentenze al estero mi possono rifiutare il permesso G in Svizzera Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      è tenuto a indicare tutte le condanne subite, a prescindere dalle evidenze del certificato del casellario giudiziale. Nel merito, solo un esame delle decisioni penali può fondare una valutazione in merito alle possibilità di diniego o meno del rilascio del permesso.

      Qualora dovesse ricevere una decisione negativa, contatti un esperto che possa valutare un ricorso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  27. alma
    alma dice:

    buona sera avvocato,volevo sapere,se faccio ricorso al consiglio di stato entro 30 giorni, per una revoca del permesso g,causa problemi penali,la risposta, mi arriva entro 2 anni,ma se per caso perdo il posto di lavoro prima che mi arriva la risposta definitiva che succede???volevo saperne di piu… grazie cordiali saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      il ricorso rimane fintanto che lei ha un lavoro in Ticino, in caso contrario la procedura viene stralciata.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  28. Franco Gandini
    Franco Gandini dice:

    Buonasera avvocato,
    ho 24 anni e quando ne avevo 18,dopo essermi difeso durante una rissa, ho ferito una persona rompendole il naso.
    Mi si contestano danni alla persona;non sono stato condannato ma ho un processo in atto.
    Essendo la mia difesa non sono preoccupato per una futura condanna ma piuttosto ora mi piacerebbe frequentare un master in Ticino della durata di due anni il quale penso mi richieda il permesso G(lo frequenterei restando ad abitare a Como).
    Secondo la sua esperienza potrei riscontrare problemi al momento della richiesta?
    La ringrazio in anticipo per la risposta.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      per poterle fornire una risposta affidabile è necessario esaminare il suo caso, in quanto la risposta varia da situazione a situazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  29. RR
    RR dice:

    Gentile avvocato,
    Nel 2015 ho partecipato ad una rissa, e sono andato a processo con l’accusa di di rissa con lesioni gravissime. Fortunatamente dopo aver constatato la mia marginalità nell’accaduto il giudice ha fatto decadere l’aggravante delle lesioni gravissime e mi ha condannato per rissa ad un anno con condizionale. Ho fatto ricorso perchè vorrei puntare all’assoluzione, quindi ora sono in attesa del secondo grado.

    Ho bisogno del visto B, poichè inizierò un master a Zurigo questo ottobre.
    Vorrei chiederle 2 informazioni:
    1) La sua opinione riguardo una concessione del visto nel mio caso particolare;
    2) Se il carico pendente – come nel mio caso – è giudicato meno grave di una pena confermata, o se invece sono considerati sullo stesso livello.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      di principio il reato che le hanno addebitato e la pena possono entrare di conto in una decisione di diniego dal competente ufficio. Nello specifico, potrebbero però esserci motivi per contrastare una decisione in tal senso.

      Un esame approfondito della sua situazione e soprattutto della sentenza potrà permettere di esprimere un parere più sicuro.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  30. Salvatore
    Salvatore dice:

    Buonasera avvocato, mi è arrivata una raccomandata dalla pretura di lugano, probabilmente per il rinnovo del permesso g, in scadenza a settembre 2021 , 4 anni fa ho compilato il formulario per la richiesta del permesso g, dove nella voce su reati penali, avevo risposto di sì, ho patteggiato con in costruttore edile, dove io ho ho avuto il reato calunnia e il costruttore reato riciclaggio., pena sospesa, e terminata adesso nel 2020.
    Secondo lei vogliono negare il rinnovo del permesso G?
    Attendo notizie, buona sera.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      le suggerisco di ritirare la raccomandata e di visionarla, all’esito se ha dubbi contatti lo studio. Non mi è invece possibile darle risposta sulla base delle informazioni che mi ha fornito.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  31. Roberto
    Roberto dice:

    Buonasera avvocato
    Siamo in procinto io e mia moglie (tre figli 2 minorenni)di rinnovare il permesso.
    Dopo 5 anni di b dovremmo passare al c.
    Purtroppo ho avuto un ritiro di patente di 5 mesi , ridotti a tre con un corso di sensibilizzazione e un condizionale di tre anni.
    Premetto che mia moglie è completamente pulita sia in Italia , sia in Svizzera
    Potrebbero negare il permesso c a tutta la
    famiglia?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      alcuni tipi di condanne penali potrebbero incidere sul rilascio del permesso di domicilio C. Tali tipi di reati, però, non dovrebbero mettere in discussione il rinnovo del permesso di dimora di tipo B.
      Le suggerisco di sottoporre il caso ad un esperto della materia, che le potrà fornire ogni risposta.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  32. Gianluca
    Gianluca dice:

    Buongiorno signor Avv.Ciamei;
    Le scrivo per un consiglio , ho vissuto in Svizzera dal 2009 al 2018 e avevo un permesso C , purtroppo nel2017 e successo che sono fino in prigione per stupefacenti per la prima volta nella mia vita per un periodo di 1 anno dove mi sono rovinato la vita , perso il mio lavoro di parrucchiere e perso tutti i miei sacrifici , scontata la mia pena sono stato espulso per 5 anni dal Novembre 2018.. ora il mio ex datore di lavoro e disposto a darmi una seconda chance e a riassumermi e farmi un CDI , mi sono informato e ho saputo che in certi casi hanno annullato l espulsione dopo pochi anni se avessero un contratto di lavoro e se nn fossero mai stati arrestati altre volte … mi consiglieresti gentilmente cosa dovrei fare e a chi rivolgermi per tentare una seconda chance ? Ho veramente bisogno di qualcuno che possa ben consigliarmi e spero di poter trovare una via d uscita .. mi aiuti la prego , la ringrazio anticipatamente signor Ciamei
    Gianluca

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      purtroppo non vi è alternativa al decorso dei 5 anni, solo all’esito potrà fare rientro in Svizzera.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  33. Giulia
    Giulia dice:

    Buongiorno,
    sono cittadina italiana e vivo a Lugano da 6 anni. In questi 6 anni, ho sempre lavorato in Svizzera. A ottobre 2021 ho maturato il diritto a richiedere il permesso C (avevo il B da 5 anni) , e quindi ho inoltrato la mia richiesta di permesso C al Cantone a fine ottobre 2020. Ho fatto anche i due colloqui con la polizia.

    A febbraio 2021 è scaduto il mio contratto di lavoro con L’Università della Svizzera Italiana. Prima che scadesse il contratto ho trovato lavoro in italia, a Milano, stipendio di poco inferiore. Continuo a vivere a Lugano pero’ perche il mio compagno vive e lavora qui a Lugano, e io lavoro da remoto quasi sempre.

    Pochi giorni fa l’ufficio immigrazione mi ha chiesto di aggiornare la mia situazione lavorativa, chiedendomi di mostrare i nuovi documenti su eventuale contratto di lavoro / stato di disoccupazione. Ho quindi mandato il mio contratto di lavoro italiano.

    Temo che il fatto di lavorare in italia possa essere motivo per il cantone di negarmi il permesso C.
    Quanto discrezionale è questa decisione? Io avevo capito di aver diritto al permesso indipendentemente dalla mia situazione lavorativa, ma perche essendo domiciliata qui da molti anni, e integrata, ne ho maturato il diritto.

    Vorrei capire pero’ se c’è la possibilità concreta che il cantone mi neghi il permesso, anche per preparare nel caso un eventuale ricorso. Vi ringrazio per qualunque consiglio/parere/ chiarimento possiate darmi,

    Giulia

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile signora,

      se il suo centro di interessi è in Svizzera e ivi vi permane per la maggior parte del tempo, nonché se il suo salario è ritenuto sufficiente secondo i criteri utilizzati dall’Ufficio della migrazione, lei ha diritto ad ottenere il permesso. Diverso il discorso fiscale, che la invito ad approfondire da un esperto.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  34. Adrian Trepadus
    Adrian Trepadus dice:

    Buongiorno, o una condanna definitiva in Italia di 6 mesi e 20 giorni. Il reato è stato commesso nel 2012
    Ma risiedo in Svizzera da 6 anni .o la mia azienda da 4 anni in Svizzera.,
    Domanda.
    E possibile scontare la pena in Svizzera? Grazie anticipatamente per chi mi rispondera

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      non mi è chiara la sua domanda, la pena dovrà essere scontata nel Paese che ha irrogato la sanzione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  35. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Salve gentile avvocato,io dovrei frequentare per 5 mesi (programma erasmus) l’ Università Svizzera Italiana a Lugano e dovrò richiedere un permesso di tipo L (per studenti). Ho un carico pendente per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, ma probabilmente verrà risolto con la messa alla prova. Può essere un motivo di rifiuto del permesso di tipo L?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      solo un esame approfondito del reato che le è stato contestato e, in un secondo momento, della condanna può fondare una valutazione in merito alle possibilità che il permesso venga concesso o meno. Di principio, in ogni caso, i criteri per concedere un permesso L sono meno rigidi rispetto ad altri permessi di lunga durata.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  36. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno avv.
    Ho 27 anni e lavoro in ch
    Nel casellario e emerso che nel 2016 sono stato denunciato per detenzione di arma bellica dalle forze del ordine legge 110 art 4(1 coltello) denuncia penale che avrà esito a novembre di questo anno… Il casellario è nullo ma i carichi pendenti evidenziano questo procedimento penale in corso.
    La mia richiesta di permesso g potrà ricevere esito negativo a causa di questa denuncia? “REATO” commesso 5 anni fa… Oggi sono convivente con 2 figli e nessun altro problema con la giustizia.
    La ringrazio e le porgo cordiali saluti

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      ciò che rileva è il tipo di sanzione che verrà irrogata all’esito del processo. Una condanna alla detenzione per un periodo superiore a 1 anno viene generalmente posto a fondamento di un diniego, discorso diverso è valutare se sia realmente legittimo.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  37. Alessio
    Alessio dice:

    Salve volevo un informazione io in italia ho una pena patteggiata più sto aspettando che mi chiamino per una richiesta di affidamento a lavoro reati di o anni fa il casellario in Italia esce pulito stamani devo andare al comune per il permesso b cosa devo scrivere ? Li tengo i precedenti?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      lei è tenuto a indicare tutte le condanne subite e tutti i procedimenti pendenti, a prescindere dal fatto che siano o meno menzionati nel relativo casellario.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  38. Franco
    Franco dice:

    Salve avvocato,
    nel 2015 mi sono avvalso della sospensione del processo e messa alla prova durante un procedimento per guida di stato di ebbrezza. L’esito e’ stato positivo ed il giudice ha stabilito il non luogo a procedere per estinzione del reato.

    Dichiarando di non essere stato condannato penso di non dire il falso, in quanto sono stato prosciolto. Mi sbaglio?

    Questa casistica almeno in Italia rientra nelle voci escluse dal certificato del casellario giudiziale per la pubblica amministrazione (dal 2019). Mi domandavo se fosse il medesimo certificato che ottengono le autorita’ svizzere.

    Dovro’ a breve decidere se accettare o meno un lavoro in Svizzera e queste informazioni mi sarebbe molto utile.
    La ringrazio in anticipo.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      le confermo che non non deve indicare condanne all’estero, in quanto non è stato soggetto a condanna.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • sara
        sara dice:

        Buongiorno, invece per sospensione della pena come occorre comportarsi? il reato e’ di guida in stato di ebrezza. dopo due anni il reato è’ estinto non avendo commesso reati. Occorre menzionarlo nell’autocertificazione in cui chiedono se si hanno avuto condanne? oppure occorre pare la riabilitazione penale? grazie mille

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Gentile Signora,

          la sospensione o la riabilitazione non hanno rilevanza, ciò che rileva è che vi sia stata una condanna cresciuta in giudicato. E’ necessario menzionarla nel formulario di domanda del permesso.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  39. Antonio Architravo
    Antonio Architravo dice:

    Salve io sono Antonio italiano
    E ho precedenti penali di tipo art73
    Condanne scontate in modo definitivo
    Adesso da svariati anni ho un attività commerciale. Che va bene, ma io e la mia famiglia vorrei trasferirmi a Zurigo con attività e tutto cioè vorremmo aprire una nostra attività a Zurigo. Ma con il mio passato e possibile

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      per fornire una risposta a questa domanda è necessario esaminare le singole decisioni penali, quindi comprendere il tipo di reati e le condanne inflitte, oltre che una erie di circostanze personali di tempo e di luogo. Deve chiedere una consulenza ad un avvocato esperto di diritto della migrazione.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  40. David Marin
    David Marin dice:

    Buongiorno più di 10 anni fa ho fatto un fallimento in Italia con “banca rotta fraudolenta”. Mi piacerebbe sapere quante possibilità ho di poter tornare a lavorare in Svizzera a lavorare.
    Mi hanno detto che per tre mesi potrei e poi a la richiesta del permesso G non si sa?!?
    Secondo statistiche e esperienze le possibilità sono più si o più no?
    Grazie

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      innanzitutto la prospettiva cambia se chiederà un permesso per frontalieri G o un permesso di domicilio B. Inoltre, per poter valutare se la sua futura domanda di permesso verrà accolta o meno, è necessario esaminare la sentenza e il tipo di condanna, inoltre la sua situazione personale prima e dopo la sentenza. La risposta è quindi subordinata a una consulenza specifica, è impossibile fornire indicazioni generiche.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  41. francesco
    francesco dice:

    Buongiorno Avvocato,

    sono titolare di un permesso di soggiorno in svizzera e 2 anni fa durante le mie vacanze in italia ho avuto un alterco con una persona che oggi mi ha denunciato per lesioni che effettivamente ci sono state. Dato che sarò molto probabilmente citato in giudizio ….devo comunicare l’accaduto alle autorità elvetiche? e cosa accadrebbe se non lo facessi e qualcuno lo facesse al mio posto? Il tutto può avere ripercussioni sul mio permesso di soggiorno?

    grazie in anticipo per la risposta

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      di principio è tenuto a comunicarlo, ma in ogni caso dovrà farlo sicuramente al momento del rinnovo del permesso. Di per sé la mera apertura di un procedimento non giustifica misure restrittive, semplicemente l’ufficio della migrazione viene a conoscenza del fatto e le chiederà aggiornamenti, appunto soprattutto al momento del rinnovo.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  42. Jurgen
    Jurgen dice:

    Ho ricevuto una condanna pari a due mesi con ammenda di 4500 euro con pena sospesa per aver guidato la macchina con un tasso alcolemico di 1.0 … è un reato che potrebbe bloccarmi il permesso di dimora B o sono in regola con le regole elvetiche?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Buongiorno,

      una condanna di questo genere di principio non dovrebbe impedirle il rilascio di un permesso in Svizzera.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  43. Alessio
    Alessio dice:

    Salve Avvocato
    Ad aprile 2022 ho ricevuto una condanna in primo grado per concorso in lesioni di 8 mesi con pena sospesa per un fatto avvenuto nel 2014. Ho presentato il ricorso in appello quindi il procedimento penale è ancora in corso. A settembre ho intenzione di trasferirmi in Svizzera a lavorare da professionista ( sono un ingegnere con diverse esperienze all estero).

    Il problema penale sopraindicato può essere motivo di rigetto della domanda?
    Grazie mille

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio ingegnere,

      In linea di principio, una condanna per una durata inferiore a un anno non dovrebbe portare ad una decisione negativa in sede di rilascio del permesso. Si tratta però di situazioni da esaminare caso per caso, solo un esame approfondito della sua situazione consente una risposta affidabile.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  44. Alessandro18
    Alessandro18 dice:

    Buonasera avvocato
    Le scrivo per dirle che ho un contratto di lavoro che inizierebbe il 12 settembre,nel canton vallese
    Ho avuto un problema con la legge riguardo a stupefacenti al eta di 18..ora ne ho 24
    Ho patteggiato con pena condizionatamente sospesa,ho anche ottenuto la riabilitazione
    Devo dichiarare questa condanna? E se si ho possibilità del permesso G?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      in sede di inoltro della domanda di permesso lei è tenuto a dichiarare questa condanna. Per comprendere se vi siano le condizioni o meno per una decisione di rigetto della domanda di permesso, è necessario esaminare una serie di aspetti, primo tra i quali la durata della condanna e le circostanze del reato.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  45. Edoardo
    Edoardo dice:

    Egregio Avvocato Ciamei, sono un possessore di un permesso b da vari anni. Ora avrei deciso di trasferirmi a campione d Italia. Avendo vari precetti esecutivi potrebbero esserci dei problemi per il cambio del permesso da b a G ? Eventualmente sarei disposto ad avere un appuntamento con lei retribuito. Attendo gentilmente una sua risposta. Grazie e buon proseguimento.

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio signore,

      nel momento in cui presenta una domanda di permesso G, potrebbe essere valutata la situazione esecutiva esistente. Di regola, comunque, questa ha un peso preponderante in caso di rilascio/rinnovo del permesso di dimora B.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
  46. davide
    davide dice:

    Gentile avvocato,
    da circa 3 anni lavoro regolarmente in Svizzera (ticino) con un permesso G (frontaliere).
    Devo ora far richiesta per un permesso B e spostarmi a Zurigo.
    1 anno fa circa sono stato denunciato per guida in stato di ebrezza (3 mesi di prigione), convertiti in 2 mesi di messa alla prova da scontare (circa 20-30 ore di lavori pubblicamente utili).
    Da quanto ho capito, devo spuntare la casella “carichi pendenti”, corretto? Questo può portarmi ad un diniego del permesso? In caso affermativo, posso comunque fare ricorso e andare a Zurigo a lavorare?

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Egregio Signore,

      se è intervenuta la condanna ed è definitiva, deve spuntare la casella “condanne all’estero”, diversamente spunti la casella “carichi pendenti”. A mio avviso, sulla base delle informazioni che ha fornito, la sua domanda di permesso non dovrebbe ricevere un diniego. In caso contrario, sussisterebbero gli elementi per un ricorso.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
      • davide
        davide dice:

        Gentile avvocato, anzitutto la ringrazio per la risposta. Volevo chiederle una cosa, é possibile svolgere la messa alla prova (2 mesi) nella città di Zurigo, essendo il reato e il processo accaduti in Italia? In caso affermativo, riesce ad indirizzarmi o darmi informazioni sugli enti che permettono tali lavori ( premetto che non parli tedesco ). Grazie e buona giornata.

        Rispondi
        • Avv Marco Ciamei
          Avv Marco Ciamei dice:

          Egregio signore,

          non sono in grado di rispondere a questa domanda, la invito a contattare l’ufficio di collocamento del Cantone Zurigo.

          Un cordiale saluto.
          Avv. Marco Ciamei

          Rispondi
  47. Valentina
    Valentina dice:

    Buonasera vorrei chiederle una sua valutazione
    Allora io e i miei figli viviamo e lavoro in svizzera Cantone Grigione mio marito e in Italia ancora perché ha una pena sospesa in attesa di giudizio nel senso che nel 2018 hanno fatto un udienza senza la sua presenza per condannarlo ha 8 mesi di arresti domiciliari o lavori sociali per una evasione fatta nel 2015 quando era a gli arresti x spaccio di stupefacenti lui non ha mai fatto evasione non ha aperto ha un controllo xke dormiva…lui nel 2015 ha scontato tutto 1 anno e mezzo poi nel 2018 e arrivata una lettera che appunto diceva che avrebbe dovuto scontare qst 8 mesi noi abbiamo fatto tutti i ricorsi necessari con l avvocato ma ad oggi ancora nulla si è smosso…la mia domanda è se lui viene qui da noi in Svizzera ha lavorare con contratto indeterminato quel giorno che dicono al mio avvocato che è arrivato il momento di fare la pena cosa succederà? Potrà scontare la pena qui con il lavoro in svizzera ? O deve tornare in intalia ed automaticamente farli di domiciliari perché non ha lavoro in italia o possiamo aggraparci al fatto che lui lavori in svizzera ed eventualmente prendere accordi?
    La mia paura è che quando arriva la pena lui li debba fare chiuso in casa in italia
    Cordiali saluti
    Spero in una sua risposta

    Rispondi
    • Avv Marco Ciamei
      Avv Marco Ciamei dice:

      Gentile Signora,

      sussistendo una convenzione tra i due Paesi, è necessario comprendere l’entità della pena per capire come verrà gestito il caso. Di principio, la pena dovrà essere scontata in Italia e da lì suo marito dovrà fare richiesta di continuare l’esecuzione della pena in Svizzera.

      Suggerisco una consulenza specifica, perché ogni caso va valutato da sé.

      Un cordiale saluto.
      Avv. Marco Ciamei

      Rispondi
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